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Piscina Fai Da Te    

Realizzare una piscina in autonomia è un sogno condiviso da molti, ma spesso il timore dei costi elevati e delle difficoltà tecniche frena l'iniziativa.

Tuttavia, adottando un approccio Fai Da Te, è possibile ridurre i costi di almeno il 50%. Questo purché ci si affidi ad una ditta che sia in grado di fornire non solo la componentistica ma soprattutto un'assistenza passo a passo durante tutte le fasi di realizzazione.

Questa tipologia di Fai Da Te, garantita e assistita,  rende la realizzazione della piscina alla portata di chiunque, purché sia disposto a dedicare un po' del suo tempo anche eventualmente con l'aiuto di operai o artigiani locali, molto più economici rispetto ad una ditta  specializzata del settore piscine.

Alcuni passaggi e considerazioni da tener presente:

1. Scelta del tipo di piscina:

• Piscine fuori terra o da interrare in lamierino: Queste piscine sono generalmente più facili da montare e richiedono meno interventi strutturali. Possono essere realizzate con pareti in acciaio, lamierino o legno. Sono adatte per chi ha un budget limitato e vuole una soluzione temporanea e più semplice. Un discorso a parte andrebbe fatto per quelle in legno che NON costano pochissimo, ma  la loro qualità è discreta.

piscina in lamierino e in legno a confronto

Il ciclo di vita delle fuori terra è di circa 6 anni. Dopo questo tempo, il più delle volte si smantella la vecchia e si procede con la costruzione di una nuova piscina "vera".
Per "vera" si intende una piscina in muratura, con un rivestimento che non sia in liner (il liner è una sorta di sacco in PVC di 0,6 mm, qualitativamente inferiore rispetto alla membrana in PVC da 1,5 o 2 mm e armata con rete di poliestere) e non abbia gruppi filtranti a zaino (filtro posti su una parete in un unico box o gruppi filtranti molto economici spesso di produzione cinese o francese), (il mercato delle piscine in Francia è molto diverso rispetto al mercato italiano).

2. Piscine interrate in muratura:

Queste sono piscine più complesse da realizzare e richiedono l'esecuzione di opere edili e la richiesta del permesso di costruzione. Il fai da te in questo caso è possibile, ma sempre a patto di affidarsi ad una azienda che non si limiti alla semplice vendita del famigerato pacco piscina, ma che fornisca consulenza e assistenza durate tutte le fasi realizzative.

• Piscina in cemento armato classico: Si tratta di una piscina le cui pareti sono gettate su delle casseforme in legno. È il metodo classico per realizzare strutture verticali in calcestruzzo. È il migliore in assoluto ed anche il più costoso.

Piscina con pareti in cemento armato

• Piscina in casseri di polistirolo: È un metodo alternativo alla piscina con pareti in calcestruzzo gettato in casseforme di legno. Il risultato è del tutto equivalente al sistema di cui sopra, con il vantaggio di costare meno ma soprattutto di essere di facile applicazione e dunque adatto al fai da te.

Fasi costruttive piscine in casseri di polistirolo

• Piscina in pannelli di acciaio: Si tratta di pareti prefabbricate da assemblare ed ancorare alla base in cemento già realizzata. Non è particolarmente performate circa la stabilità statica e dinamica della struttura. È incontrovertibile la maggiore affidabilità e durabilità di una piscina realizzata con casseri o con cemento tradizionale (quello gettato nelle casseforme in legno). Anche il costo di questi pannelli non è così conveniente se paragonato ad esempio ai casseri in polistirolo. Il vantaggio è che occorre meno manodopera. Lo svantaggio è sicuramente il costo, la scarsa affidabilità della struttura e le limitate forme e altezze che si possono ottenere con tali moduli già realizzati.

Piscina con pareti in pannelli di acciaio

• Getto contro terra: È una particolare tecnica realizzativa di piscine. È ottimo per costruire piscine stile laghetto artificiale. In questo caso si realizza lo scavo dandogli la forma della futura vasca. Spesso queste piscine non hanno pareti verticali, o non tutte le pareti sono verticali, ma hanno fondi degradanti, come appunto quelle di un laghetto, che svolgono la funzione anche di parete o di  spiaggetta (un'area con acqua bassa e in alcuni punti una zona asciutta che può essere usata come solarium).

Piscina stile laghetto naturale
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3. Progettazione e pianificazione:

Abbiamo deciso che tipologia di piscina vogliamo, se tradizionale in casseri, in cemento, in acciaio, oppure fuori-terra, o viceversa a laghetto. Ora proseguiamo con i seguenti passi:

• Forma, dimensione e dove collocarla: Dobbiamo decidere dove collocarla, la forma e le dimensioni. Se avete dei dubi, prendere dei picchetti - vanno bene anche dei cacciaviti - e piantateli nell'area dove volete costruire la piscina tracciando il perimetro dell'immaginario specchio d'acqua. Collegate i picchetti con un nastro colorato; in questo modo avrete una visione reale dell'ingombro della piscina nel vostro giardino. Non fatevi ingannare dalle apparenti piccole dimensioni, nell'acqua gli spazio si dilatano: Per arrivare da un punto ad un altro nuotando ci si impiega molto più tempo rispetto al camminare fuori dall'acqua.

• Sistema di ricircolo: Esistono vari sistemi di ricircolo: Sfioro, infinito, skimmer. Sono tutti e tre validi, ma i costi possono essere molto diversi. Il più costoso è lo sfioro classico perimetrale, quello con la griglia per intenderci; consigliabile a chi desidera una piscina dal design di pregio. L'infinito adatto a chi costruisce la piscina affacciata su un'area aperta e a più bassa quota, come ad esempio una valle. A skimmer se desidera contenere l'investimento e semplificare il sistema di ricircolo dell'acqua.

Piscina sfioro infinito

• Impermeabilizzazione e finitura: Altra cosa che va decisa è il tipo di impermeabilizzazione e della finitura. Principalmente abbiamo due strade: L'impermeabilizzazione e finitura con la membrana in PVC da vari anni la più adottata; oppure un sistema alternativo come potrebbe essere il materico o simili.
A questo link troverai alcune informazioni: Impermeabilizzare e rifinire la piscina

Piscina impermeabilizzata e rivestita in Materico

• Sistemi di disinfezione I sistemi di disinfezione sono principalmente due: Quello a cloro classico, ovvero il cloro che si acquista in secchi di granulare o in pasticconi, oppure un sistema ad elettrolisi dal sale sciolto nell'acqua. Quest'ultima soluzione è da preferire perché decisamente migliore purché il dispositivo adottato sia  ben dimensionate rispetto al volume d'acqua da trattare.

Sale per disinfezione piscina
Schema funzionamento disinfezione piscina acqua salata con elettrolisi

• Permessi: Per realizzare la piscina, ad esclusione delle fuori-terra, abbiamo bisogno di attivare una pratica burocratica. È consigliabile rivolgersi ad un geometra del luogo e farsi dire tutto quello che occorre e il costo.

• Attenzione! A volte, quando ci si rivolge ad un geometra o ad uno studio di architettura per l'istruttoria burocratica, potrebbe verificarsi il caso che il professionista vi proponga una azienda di su fiducia circa la realizzazione della piscina. Valutate con cautela questa proposta: Il professionista potrebbe consigliarvi questa ditta per il solo fatto che poi riceverà da quest'ultima una provvigione su quanto voi andrete a spendere. Questo extra lo pagherete voi e non è detto che la ditta proposta sia così affidabile e convenente come vi si vorrebbe far credere.

• Quale ditta e come procedere: Ora va deciso come proseguire, con il fai da te oppure affidarsi ad una o più aziende. Anche con il fai da te vi occorre qualcuno che vi fornisca la componentistica, decisamente consigliabile chi oltre al materiale vi dia garanzia sul risultato finale e assistenza passo a passo. Se decidete invece per il NON fai da te, va comunque scelta una ditta per la parte tecnica e una seconda per la parte edile. Sconsigliatissimo un chiavi in mano fornito da un solo soggetto (opzione più costosa e lavoro meno accurato in quanto azienda più generica spesso specializzata in muratura ma non in piscine, o viceversa).

4. Una volta terminata

Una volta finiti i lavori e avviata la piscina si inizia con la sua gestione. La gestione non è particolarmente gravosa, specialmente se si è installato un elettrolizzatore per la disinfezione ad acqua salata. Meglio dotarsi anche di un dispositivo per il controllo e la regolazione del pH.
Per quanto riguarda la pulizia, si consiglia di fornirsi di un robottino. Con questi dispositivi, elettrolisi, regolatore del pH e robottino, mantenere la piscina in condizioni ottimali è veramente semplice e richiede solo poco minuti a settimana.

Di seguito alcuni consigli circa la gestione, il design, la realizzazione della piscina:

      Svernamento
      Apertura estiva
      Design
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Piccola bagnante immersa

Conclusioni piscina fai da te

In conclusione, realizzare una piscina in modalità fai da te è fattibile se ti affidi a un'azienda che fornisce oltre alla componentistica, un'assistenza costante che ti guidi passo a passo durante tutte le fasi costruttive, e ti dia la garanzia del risultato finale.
Tale assistenza dovrà continuare gratuitamente anche una volta terminata e avviata la piscina. Ciò è esattamente quello che fa la ditta Arrigoni a chi decide di realizzare in modalità Fai Da Te Garantita.

Video piscina fai da te

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