Le varie tipologie di piscine
Esistono numerose tipologie di piscine che variano per modalità costruttiva, tipologia di filtrazione, rivestimento, forma e destinazione d'uso. Cercheremo di classificare i vari tipi:
Piscina con sistema di riciclo a sfioro
È il sistema per pulire il pelo dell’acqua più valido ed efficiente che ci sia. È anche quello che da i risultati estetici migliori. La tecnica consiste nel far tracimare (traboccare) l’acqua dalla vasca. Questo metodo di pulizia della superficie è adottato obbligatoriamente (al di sopra di certe dimensioni minime), negli impianti natatori pubblici perché garantisce una maggior igiene. Nelle piscine private piccole o medio grandi, tale tecnica di riciclo, viene scelta prevalentemente per motivi estetici: il pelo dell'acqua si trova allo stesso livello del piano circostante. Tipologie di sfioro
Come si può vedere in questa foto, lungo il bordo della piscina è presente una griglia la quale raccoglie l’acqua immessa in eccesso e la porta in una apposita vasca comunemente chiamata vasca di compenso. Questa cisterna non è visibile perché opportunamente alloggiata al di sotto della pavimentazione e dunque, nascosta alla vista. La vasca di compenso ha il compito di raccogliere l’acqua in eccesso immessa e di compensare, grazie alla sua capacità, quantità di acqua pari al volume di ogni persona che entra in piscina. È evidente come un tal complesso, se da lato favorisce una pulizia migliore della superficie, dall’altro ha un costo di realizzazione decisamente superiore rispetto ad una piscina con skimmer.
Piscina con sistema di riciclo a skimmer
Le piscine che utilizzano gli skimmer sono di più semplice costruzione e nel caso gli skimmer siano in numero sufficiente (uno skimmer per ogni 25 mq di superficie di specchio d'acqua), offrono capacità di pulizia del pelo acqua, prossimo a quelle con sistema a sfioro.
Questo dispositivo permette di evitare la realizzazione della vasca di compenso, la costruzione del canale di sfioro con relativa griglia e l’installazione di costosi dispositivi per il controllo e il ripristino del livello acqua. Il risultato estetico è comunque buono:
Gli skimmer, dunque, sono ottimi per chi vuole un impianto di filtrazione semplice, poco costoso e lo stesso efficiente.
Diverse tipologie di rivestimento
Il rivestimento della piscina è ciò che viene frapposto tra la struttura portante e l’acqua. Spesso ha anche una funzione impermeabilizzante, oltre a rendere la superficie liscia e pulibile. Vediamo in questi paragrafi quali sono i più diffusi materiali e tecniche di rivestimento.
Liner in PVC
Il rivestimento in liner armato (rete interna in poliestere) o telo in PVC è senza dubbio quello che ha un rapporto qualità / prezzo migliore. Con questo materiale si ottengono buoni risultati, sia sotto l’aspetto estetico che sotto l’aspetto funzionale. Inoltre, il rivestimento in liner permette di adottare strutture solamente portanti e non necessariamente a tenuta d'acqua, in quanto il liner stesso è impermeabile, ciò permette un discreto risparmio nella costruzione.
La foto sopra fa comprendere come il materiale sia uniforme, compatto e costituisca un tutt’uno con la struttura in muratura o prefabbricato. Vediamo sotto altre foto dove il rivestimento viene installato su una vasca dalle pareti prefabbricate e dal fondo in calcestruzzo.
In questo disegno a fianco si vede chiaramente come è fatto il liner in PVC.
Ha due strati uno sull’altro e in mezzo una rete in poliestere al fine di rendere il prodotto ancora più resistente.
Rivestimento a mosaico o a maioliche
Il mosaico differisce dalla maioliche per dimensione e spesso per l materiale: il mosaico di solito è di tipo vetroso, ovvero composto di materiale che ricorda il vetro, mentre le maioliche sono di ceramica. Sostanzialmente i due prodotti non differiscono di molto e per la loro posa, vanno usate tecniche simili se non addirittura identiche.
Ad esempio, in tutti e due i casi, c'è bisogno di una vasca che sia a tenuta. In quanto le maioliche e anche il mosaico lasciano fuoriuscire l'acqua. Per limitare ciò, queste vasche andrebbero gettate in una unica volta:
La gettata unica è utile ma non sempre sufficiente a garantire una corretta posa delle maioliche. Oggi per fortuna vengono commercializzati rasanti gommosi che conferiscono alla vasca, anche se non perfettamente costruita, una maggiore resistenza alle perdite d’acqua.
Rivestimento a resina al clorocaucciù
La resina o vernice al clorocaucciù, è la soluzione più economica, ma anche quella che rende di meno sotto l’aspetto della durata. Queste resine dopo poco tempo (circa uno o due anni) si spellano, lasciando scoperto la struttura sottostante. Dunque, ogni anno andrebbe svuotata la vasca e ritinteggiata. Inoltre, queste vasche spesso perdono acqua, perché la resina viene stesa direttamente sulla muratura, senza frapporre malte o membrane impermeabili.
Strutture in muratura e prefabbricata
Muratura o prefabbricata? Due metodologie di costruzione a confronto: la prefabbricata è veloce e poco costosa; tutto in muratura, più solida ma un poco più costosa.
In muratura
Con il temine in “in muratura” si intende una vasca realizzata interamente in muratura: il fondo e le pareti. Vediamo nelle foto sottostanti una piscina con pareti in casseri nelle varie fasi di realizzazione:
La vasca realizzata interamente in muratura, se ben costruita, è praticamente indistruttibile e dura per sempre. Lo svantaggio risiede nella tempistica di realizzazione, di poco maggiore rispetto alla stessa vasca realizzata con panelli prefabbricati.
Prefabbricata
Per prefabbricata si intende una piscina con il fondo in cemento e le pareti di acciaio zincato. Questa scelta offre due vantaggi: una minore spesa e tempi di realizzazione più brevi.